Disturbi Specifici sul Linguaggio (DSL)
Spesso i genitori si preoccupano di quando e di come parlano i loro figli. Con la stessa frequenza si sentono non compresi e smentiti dai nonni, amici e conoscenti. “Non ti preoccupare primo o poi parlerà. Ognuno ha il proprio tempo” questo è un atteggiamento diffuso rispetto alle difficoltà di linguaggio. Ma è realmente così? E’ giusta la preoccupazione dei genitori? Possiamo aspettare o decidere di intervenire contattando uno specialista?
Scopriamo, quindi, quando si può parlare di disturbo del linguaggio e cosa si può fare.
Cosa è?
I Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL) rappresentano un ritardo o un disordine in uno o più ambiti dello sviluppo linguistico in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori, affettivi e di importanti carenze socio-ambientali.
Sono molti i bambini, per lo più di sesso maschile, che presentano un Disturbo di linguaggio.
Le difficoltà interessano la normale tappe di acquisizione del linguaggio che risultano alterate fin dalle prime tappe dello sviluppo.
Come si Manifesta?
La diagnosi si può fare a partire dai tre anni di età, anche se oggi possiamo rilevare alcuni indicatori che ci permettono, ancor prima dei 3 anni, di intervenire il più precocemente possibile.
Alcuni segnali di un DSL possono essere:
- 18 mesi il lessico espressivo è inferiore alle 20 parole
- a 24 mesi il lessico espressivo è inferiore a 50 parole e c’è assenza di combinazione di parole
- a 30 mesi assenza di linguaggio combinatorio.
Gli indici predittivi di rischio sono:
- produzioni fonologiche caratterizzate da repertorio ristretto di gesti articolatori
- immaturità nella struttura sillabica delle lallazioni
- inventario fonetico molto limitato
- familiarità per ritardi di linguaggio
Cosa si può fare?
Attraverso la terapia logopedica si possono aiutare tanto i bambini che presentano una difficoltà di linguaggio.
I DSL, infatti, rispondono molto bene al trattamento logopedico soprattutto se messo in atto in epoca precoce così da prevenire un disturbo complesso.
Il programma riabilitativo comincia con una attenta valutazione multidimensionale ed una osservazione clinica. Sulla base di quanto emerge dalla valutazione, segue un programma riabilitativo che prevede un lavoro diretto sul bambino e specifico sulle sue difficoltà di linguaggio.
Parallelamente, viene proposto un lavoro indiretto sui genitori per sensibilizzarli sul disturbo e trovare insieme a loro e alla scuola delle strategie che possano aiutare il processo riabilitativo.
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